Ululone Appenninico
    Fauna

    Ululone Appenninico: La prima ha i tubercoli più prominenti, la colorazione inferiore delle zampe posteriori gialla solo sulla coscia e sotto il piede, l’area pettorale gialla con macchie scure. Alcuni testi considerano Bombina pachypus come sottospecie (Bombina variegata pachypus).

    Questo piccolo anfibio acquatico non è facile da scorgere nelle piccole raccolte d’acqua per le notevoli capacità mimetiche e la destrezza nell’immeggersi. Al contrario delle rane che compiono repentini tuffi in acqua, producendo di conseguenza un forte rumore, gli ululoni tendono a stare semisommersi e, se spaventati, si immergono silenziosamente. L’ululone è facilmente distinguible dagli altri anuri che convivono nello stesso areale.

    E uno degli anfibi italiani considerato in grave pericolo di estinzione in natura (EN, IUCN). Per questo bisognerebbe tutelare i luoghi di ritrovamento e gli areali. E’ assolutamente sconsigliabile e severamente vietato dalla legge prendere adulti o girini. Vista la gravità della situazione ci dovrebbe essere un impegno attivo dell’uomo con il ripristino di fontanili senza acqua e, perchè no, la costruzione di nuove raccolte d’acqua nei pressi dei luoghi dove dimorano le popolazioni residue. Se trovate alcuni esemplari in natura non disturbateli ma se pensate che per qualche motivo siano in pericolo segnalatelo alle autorità competenti.

    Specie legata a piccole raccolte d’acqua, spesso ai bordi di torrenti e ruscelli. Non disdegna raccolte d’acqua di origine antropica: fontanili, pozze per abbeverare il bestiame o di raccolta dell’acqua piovana. Colorazione del dorso grigio-verdastra, ventre giallo acceso con macchie scure. Corpo piatto e verrucoso. Pupilla a forma di cuore. Lunghezza fino a 5 cm.