Falco Pecchiaiolo
    Fauna

    Nome comune: FALCO PECCHIAIOLO
    Specie: Pernis apivorus (Linnaeus, 1758)
    Migratore a lungo raggio, transahariano, sverna in Africa tropicale. Giunge in Italia in aprile-maggio, mentre la migrazione autunnale ha luogo in settembre-ottobre. Durante la migrazione primaverile, tende a concentrarsi in poche aree favorevoli, che consentono di evitare di attraversare tratti di mare (es. Gibilterra, Bosforo, Stretto di Messina): in queste situazioni si possono osservare concentrazioni spettacolari di migliaia di individui. Nidifica su alberi in boschi d’alto fusto, a 10-20 m d’altezza; spesso riutilizza nidi di altre specie (es. cornacchie, poiane), ma è in grado di costruirsi il nido da solo. La dieta consiste quasi esclusivamente di insetti, anche se non disdegna altre prede di piccole dimensioni (uccelli, mammferi, rettili). In particolare, si nutre di larve e adulti di imenotteri sociali (vespe, api): i falchi seguono i movimenti degli insetti fino ai nidi, che, se sottoterra, vengono dissotterrati scavando anche fino a 40 cm di profondità. E’ considerata “Vulnerabile” nella Lista Rossa italiana. La specie nidifica in ambienti boschivi maturi, pertanto al momento la frequentazione della ZPS è limitata al solo periodo migratorio, allorquando la specie la sorvola e può sostarvi per riposare, ma anche per motivi trofici.

    La specie nidifica in ambienti boschivi maturi, pertanto la frequentazione della ZPS è limitata al solo periodo migratorio, tra aprile e maggio allorquando la specie la sorvola e può sostarvi per riposare, ma anche per motivi trofici. Si nutre di piccoli uccelli, mammiferi e rettili, ed è anche ghiotto di vespe e api che insegue fino ai nidi, che, se sotto terra, vengono dissotterrati scavando anche fino a 40 cm di profondità. E’ considerata “Vulnerabile” nella Lista Rossa italiana.