Rinolofo Maggiore
    Fauna

    Rinolofo Maggiore (Rhinolophus ferrumequinum S.)E’ il più grande Rinolofo europeo; si avvista sul sito durante le ore serali quando è impegnato nella ricerca del cibo, si distingue, oltre che dalle grandi dimensioni, anche per la forma della foglia nasale. Il colore della pelliccia è marrone, spesso tendente al rossiccio con la parte addominale bianca-grigiastro. I giovani sono di colore grigio cenere. La gestazione dura circa 75 giorni, e usualmente nasce un piccolo, più raramente due. I giovani diventano indipendenti a circa 7-8 settimane dalla nascita, ma possono riprodursi a 3- 4 anni di età. L’alimentazione si basa soprattutto su insetti di medie dimensioni come farfalle, cavallette e maggiolini. I sui rifugi sono le grotte ed i vecchi edifici rurali, come il Rinolofo minore con il quale convive spesso. Per lo svernamento sono preferite le cavità sotterranee, anche tunnel artificiali. Per la caccia serale si dirigono in ambienti agricoli con filari di alberi e di siepi ma anche in scarpate rocciose. Il volo è lento ad una distanza di 3-6 metri dal suolo. Può cacciare le sue prede anche direttamente a terra. In Italia è abbastanza diffuso, ma in diminuzione numerica. Si conoscono pochissime colonie riproduttive.

    Specie considerata VULNERABILE nella categoria IUCN International Union for Conservation of Nature. Il disturbo dell’uomo nei rifugi ed il forte uso di pesticidi in agricoltura mettono in serio pericolo la sua sopravvivenza.

    Il disturbo antropico cui sono soggetti questi animali e la maggior parte degli uccelli marini, trae origine dalla coincidenza temporale tra l’attività riproduttiva dei gabbiani e la stagione del turismo balneare e diportistico. L’ormeggio d’imbarcazioni nelle acque prospicienti la colonia o lo sbarco di persone e cani all’interno o in prossimità della colonia può determinarne l’abbandono da parte degli adulti durante le prime fasi della nidificazione. Per sfuggire ai predatori terrestri nella nidificazione vengono scelte superfici orizzontali solo su piccole isole, nelle rare colonie che si trovano lungo la costa invece, l’insediamento avviene su falesie o su pareti a picco su mare. Sul sito in esame sono stati avvistati esemplari di Gabbiano corso, appartenenti alle coppie nidificanti nella zona di Capo Palinuro.